Filoso Robot

In questa immagine racconto ironicamente l’evoluzione, un robot nella posa di  filosofo, circondato da manufatti (la sedia è opera fisica di mia realizzazione) e vecchi  libri… in una solida piattaforma di cemento armato, il cielo l’ho preso da una mia vecchia foto fatta in Arizona dove il cielo più violento che abbia mai visto mi veniva minacciosamente incontro schiacciando a terra con violenza tutto quello che trovava sul percorso. In questa immagine ci sta una domanda:

non stiamo distruggendo la quotidiana evoluzione, quella che silenziosamente sa costruire, inventare, evolvere? Diamo per scontato ogni nostra azione, non pensiamo, corriamo e facciamo, accumuliamo cose come ansie confortati da una routine, bersagliati dai bisogni inesistenti. Il piacere di contemplare, quello di pensare che in ogni nostra azione ci può essere una via diversa, più semplice o più tortuosa poco cambia, il valore del frutto di un pensiero, ricchezza inestimabile, della disciplina dell’essere….

disciplina, parola aggirata e inquietante, ma è la disciplina che non ci abbandona nel deserto dell’inesistenza, è solo con la disciplina che possiamo crescere, imporci vie diverse, accendere la vita. Dal movimento alla dieta, dallo studio alla compassione, comprensione,  può essere solo frutto della disciplina: lavoro, sport, vita privata non cambia nulla, il successo di una vita dipende da questo, anche se il nostro sistema mediatico tende a svuotare il valore delle scelte, delle NOSTRE scelte, illude le persone che il successo è vincere al lotto quando al lotto perdono tutti, quotidianamente, giorno per giorno si impoveriscono senza accorgersene.

AI, dopo la mazzata social che ha depresso molte vite, ecco arrivare chi pensa per noi, a volte aiuta e a volte mi chiedo se questo strumento non sia un ulteriore grande caduta nella vita delle  persone ”quotidiane”.

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