Oltre la Luce: l’essenza di un’immagine che resiste al Tempo

Vent’anni fa, per il progetto fotografico di una brochure per Arredoluce un’azienda che si occupa di illuminazione, ho creato una serie di immagini. Tra tutte la più iconica si basava esattamente su un criterio che da sempre mi accompagna nel lavoro di fotografo: guardarsi intorno, cogliere gli eventi, fare attenzione a quello che accade.

TUTTO ciò che mi serve sta intorno a me, se mantengo uno sguardo attento vedo tutto, se invece dò tutto per scontato non riesco a vedere nulla per davvero.

LUCE, l’elemento che rende visibile il mondo, si dice infatti esattamente “venire alla luce”. A quel punto ho pensato che sarebbe stato efficace descrivere la luce proprio come qualcosa che essa stessa “viene alla luce”. Ho chiesto se nella famiglia di Arredoluce ci fosse stata una nascita recente e coincidenza magica e magnifica, era nato un bimbo proprio da pochi giorni. Chi era venuto alla luce c’era, a quel punto ho pensato a che cosa esattamente lo aveva portato ad iniziare la sua esistenza, il suo viaggio in questo mondo.

Il PASSATO.

Ho fatto ancora un passo avanti nel progetto e ho capito che per raccontare questa “nascita” sarebbero servite le MANI di un anziano per stringere e armonizzare lo scatto che avevo in mente rendendo così semplice all’osservatore la lettura in un’immagine di un messaggio così sotteso e complesso.

Ho chiesto ancora se in famiglia ci fosse una persona anziana con grandi mani che potesse tenere in braccio il neonato, certo, il nonno aveva grandi mani. Questo mi ha fatto pensare che avrei potuto ottenere un contrasto coerente e attraente nella FOTOGRAFIA che avevo in mente di realizzare. Il bimbo sarebbe stato più piccolo, le mani più grandi, il vecchio e il nuovo si sarebbero stretti insieme diventando un’immagine unica della VITA, un racconto perfetto della sua essenza.

L’esecuzione è stata semplice, una luce sola, magica anzi “divina”, diretta, dall’alto, le circostanze avrebbero poi sviluppato l’attimo magico che solo la fotografia – a dispetto del più blasonato (oggi) video – sa fissare nella mente dell’osservatore.

Dopo vent’anni passo davanti alle vetrofanie del negozio Arredoluce e ancora oggi dopo VENTI ANNI trovo lì, fissa nel tempo la stessa immagine che ho realizzato. Cos’ha permesso che questo scatto potesse superare indenne e senza perdere il suo segreto fascino tutti i cambiamenti epocali avvenuti in Italia e nel mondo in questi ultimi vent’anni?

Quest’immagine che è stata capace di abbattere i muri del tempo proprio grazie al suo profondo contenuto e alla sua potenza comunicativa. Questo la rende un’“opera d’arte”, il frutto del pensiero e dell’azione del suo creatore, senza dare nulla per scontato. Una percezione totalmente differente da quella che oggi l’intelligenza artificiale propone ai suoi fruitori attraverso cascate di immagini fuori controllo e alla portata di chi ne fa solo ed esclusivamente un uso come PRODOTTO.

Ma qual è oggi il PREZZO di un prodotto voluto, pensato e realizzato dell’ingegno umano (parlo della fotografia ma anche di ogni altro prodotto)? Lo lascio decidere a voi. Ma fermatevi un attimo a riflettere prima di rispondere alla mia domanda, altrimenti questa sarà l’ennesima non-scelta quotidiana imposta da un falso sviluppo della vostra mente.

 

Questa vent’anni dopo é oggi la comunicazione visiva di Arredoluce..

 

Questo è lo scatto nella sua esecuzione originaria… attenti al particolare, la mano del bimbo che afferra delicatamente il pollice del nonno, dettaglio di magico significato.

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